Il calendario

Il Calendario Avataneo è dedicato al racconto per immagini e alla valorizzazione della cultura e delle bellezze del Piemonte

 

Il Calendario fotografico di Carlo Avataneo

Copertina calendario Avataneo sull'Alta Langa

Passi di Alta Langa è il calendario Avataneo per il 2024, che continua la ricerca fotografica sul territorio Unesco dei paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato esplorandone la porzione meno conosciuta e più intatta.

Oltre a quella più nota di Barolo e Barbaresco, c’è un’altra Langa, meno nota e in fase di notevole crescita in termini economici e anche di fama per importanti iniziative culturali e turistiche ormai consolidate negli anni, per i prodotti della terra, l’offerta gastronomica e soprattutto per la straordinaria bellezza dei suoi paesaggi, ancora sostanzialmente intatti.

È una terra di boschi estesi e grandi varietà di coltivazioni, anch’essa sorvegliata da innumerevoli castelli e torri, più numerosi ancora di quelli della Bassa Langa, meno conosciuti certamente, ma non meno affascinanti.

Sarà proprio questo il tema del Calendario 2024: l’Alta Langa dei castelli e delle torri.

Fra i punti d’interesse i castelli di Benevello, Castino, Borgomale, Gorrino, Cravanzana, Gorzegno, Prunetto, Monesiglio, Saliceto, Sale San Giovanni, Marsaglia, Cigliè, Ceva, Niella Tanaro. 

Le torri di Cortemilia, Perletto, Albaretto, Camerana, Murazzano, Priero, Castellino Tanaro, Rocca Ciglié, Castelnuovo di Ceva.


Passi di Langa è il calendario Avataneo per il 2023, con presentazione di Gian Mario Ricciardi.

2022 Il Po, dal Monviso a Torino

Con il calendario Messer Tulipano al castello di Pralormo – abbiamo festeggiato i 35 anni di pubblicazione.

L’avventura continua con il 36° calendario, che sviluppa il tema  Il Po, dal Monviso a Torino.

È la parte alta del corso del fiume, lunga un centinaio di Km, sul totale di 652 km, la più varia e spettacolare, dalle sorgenti sopra i 2000 metri sulle Alpi Cozie sino a Torino.

Tratto di grande interesse sia per le entità ecologiche tutelate dalle riserve naturali speciali istituite nei passati decenni, sia per i sorprendenti valori paesaggistici in cui il fiume è immerso tra sponde ricche di vegetazione ed estesi ghiareti, sia ancora per valori culturali, storici e architettonici che lo caratterizzano nell’attraversamento della capitale sabauda.

Un fondamentale segno di identità e di appartenenza piemontese, che il Calendario presenterà, con la tradizionale qualità fotografica e tipografica, nei sui vari aspetti e nel corso del variare delle stagioni.

Il Calendario viene anche a celebrare il recente conferimento di sito Unesco Riserva della biosfera Collina del Po

La tradizionale presentazione dell’argomento, in volta di copertina, è affidata alla scrittrice torinese Margherita Oggero, nota per i suoi romanzi che le sono valsi numerosi premi letterari, tra cui il premio Bancarella nel 2015.

Il Po

Fortunate le città attraversate dai fiumi. O situate alla loro confluenza. 

Fiumi, non solo torrentelli o bialere che la modernità presuntuosa ha sepolto sotto l’asfalto, quasi a rinnegarne il ricordo senza prevedere i possibili danni.

Fiumi sulle sponde dei quali nacquero le grandi civiltà del passato; fiumi il cui nome rimanda immediatamente a città bellissime, capitali di regni e di imperi, scrigni d’arte e di cultura, memorie di storie collettive.

Il nostro Po ha avuto più nomi: forse è l’Eridano in cui cadde Fetonte per aver voluto guidare con temerarietà il carro del sole; sicuramente è il Bodincus delle genti liguri, il Pades dei Celti, diventato Padus in latino. 

Ma a me piace azzardare un’etimologia più fantasiosa e suggestiva: 

- alcuni corsi d’acqua che nascono dal versante tibetano dell’Himalaya hanno come suffisso la sillaba po, che significa fiume (Tsangpo ad esempio, che poi in territorio indiano si chiama Brahmaputra)

- l’Italia è coronata dalle Alpi, che hanno la medesima età geologica e struttura morfologica dell’Himalaya

- dalle Alpi, cioè dall’Himalaya europea, nasce in Piemonte il fiume più grande e lungo d’Italia, che sinteticamente si chiama Po. Perché i piemontesi sono in genere sbrigativi.

Dove scorrono i fiumi ci sono dei ponti per unirne le sponde. Rispondono alla necessità di rendere agevoli le comunicazioni, favorendo gli incontri di persone e lo scambio di prodotti. I ponti, oltre ad avere un’utilità pratica e possedere spesso un notevole valore estetico, sono la concretizzazione di un ideale etico, la negazione (in legno pietra mattoni cemento acciaio…) di chiusure e arroccamenti, l’opposto di fortificazioni muri filo spinato e sbarre difensive. Non a caso il Pontifex Maximus era, nell’antica Roma, la più importante figura sacerdotale, e il suo compito primario era quello di sovrintendere alla costruzione e manutenzione dei ponti. Il Papa, cioè il sommo Pontefice della religione cattolica, ne ha oggi ereditato la funzione simbolica.   

Le sponde dei fiumi sono o potrebbero essere tra i luoghi più distensivi e rasserenanti del paesaggio urbano ed extraurbano. Lo sono dove le amministrazioni pubbliche esercitano il loro mandato con sollecitudine e onestà, e dove la maggior parte dei loro amministrati ha comportamenti almeno pari a quelli degli animali. Che, allo stato di natura, nel loro territorio seguono regole precise e funzionali di comportamento, dettate dall’evoluzione e dall’istinto di sopravvivenza. Certi umani invece… nonostante siano andati come minimo otto anni a scuola e abbiano accesso a moltissime fonti di conoscenza, sono più ottusi primitivi e distruttivi di Godzilla, il mostro marino creato dalla penna di Shigeru Kayama e poi emigrato in film fumetti e videogiochi. Umani che usano in modi altrettanto violenti sofisticati apparecchi tecnologici di recente realizzazione, umani che agiscono prima di riflettere, ammesso che sappiano farlo.

Dove invece gli eredi del mostro marino sono tenuti a bada, oppure per benignità della sorte sono in numero esiguo, camminare lungo rive del Po, da soli o con il proprio cane o con qualche amico, è un regalo che quasi tutti possono farsi. D’inverno, a percepire il silenzio ovattato della natura in riposo e a scoprire la magia bianca della galaverna che riporta all’infanzia, più avanti ad avvertire i timidi segnali di risveglio della vegetazione, poi a rallegrarsi della frescura ombrosa dei grandi alberi che costeggiano le sponde, a incantarsi nel rosso dei tramonti, nella tavolozza di colori delle foglie prossime a ritornare alla terra. Come raccontano le belle immagini del calendario. 

Momenti di armonia con se stessi a costo zero.

                                                                                                          Margherita Oggero

Calendario 2021: Messer Tulipano

Rivelato lo spettacolo nascosto della primavera 2020: centomila bulbi di tulipano fioriti nel parco storico del Castello di Pralormo. Li potrete ammirare sul Calendario di Carlo Avataneo, che con questo tema – Messer Tulipano - festeggia nel 2021 il 35° anno di pubblicazione.

Il calendario è in distribuzione a Torino presso Consolata Pralormo Design, via Bicocca 9 - 011 8140981 o Libreria Borgopo, via Ornato 10 - 011 4147510. Il costo è di 12 euro.

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Parco_Malingri_Barolo


calendario 2018 Sacra San Michele.jpg

Il Calendario fotografico 2018 sviluppa in 13 immagini, il tema della Sacra di San Michele, monumento simbolo della regione Piemonte. Una delle più antiche abbazie d’Europa, dedicata al culto dell’Arcangelo Michele difensore del popolo cristiano, inserita nell’antica via di pellegrinaggio di oltre 2.000 chilometri, che unisce Mont Saint Michel in Francia a Monte Sant’Angelo in Puglia.

Costruita alla fine del primo millennio sulla roccia del monte Pirchiriano all’imbocco della Val di Susa, la Sacra è luogo di straordinaria atmosfera, nido d’aquila possente nelle architetture e sorprendente nei suoi interni.



Tre Calendari dedicati al Roero

Con il 2015, per la sua 29/a edizione, il Calendario fotografico di Carlo Avataneo inizia una trilogia dedicata al Roero. Una terra variegata e bellissima, inserita – anche se soltanto nel nome - tra i Siti Unesco. Il calendario che inaugura questa serie è Il Roero delle Rocche.

Ogni anno viene raccontato un elemento diverso, ma sempre di forte caratterizzazione del territorio:

Il Roero delle Rocche (edizione 2015)

Il Roero degli Alberi (edizione 2016)

Il Roero dei Paesaggi vitivinicoli (2017)

Geologicamente, il Roero si può definire un dono del Tanaro, il grande affluente del fiume Po che segna per un buon tratto il confine meridionale con le Langhe: è all’origine della morfologia del territorio, costituito in prevalenza da terreni sabbiosi e marne sciolte e dal suggestivo spettacolo delle Rocche, singolare fenomeno di natura erosiva e alluvionale originatosi circa 200 mila anni fa e oggi ben visibile sotto forma di una profonda e spettacolare spaccatura che taglia l’intero territorio roerino per una lunghezza di una decina di chilometri. 

La 30/a edizione è intitolata Il Roero degli Alberi. È stata accompagnata anche da una mostra nella Chiesa di San Rocco in Carmagnola, a dicembre 2015, in cui sono stati esposti i 30 calendari dal 1987 al 2016.

Qui di fianco il video della presentazione del Calendario 2016, Il Roero degli Alberi, all'enoteca regionale di Canale il 5 dicembre 2015. L'occasione era la serata della rivista storica Roero, Terra ritrovata.



Il calendario Avataneo per il 2020 - il 34esimo della serie - è dedicato al Parco Malingri di Bagnolo, che fa parte del circuito Grandi Giardini Italiani.

Particolarmente seducente in maggio per la fioritura dei grandi cespugli di rododendri e azalee, in estate si colora di ortensie blu e bianche, che creano macchie di colore ai piedi degli alberi maestosi.

Creato alla fine del Seicento come parco formale e ridisegnato all’inizio dell’Ottocento nello stile romantico dei parchi inglesi è stato sempre amato e curato in modo particolare dalle Contesse Malingri, che, ognuna secondo i propri gusti e le mode dell’epoca, hanno dato un’impronta nei dettagli piccoli e grandi del giardino.

Negli ultimi 50 anni, i proprietari Aimaro e Consolata Oreglia d’Isola, seguendo la tradizione famigliare, hanno curato in modo particolare l’aspetto paesaggistico e pittorico con l’intento avere sempre diversi effetti di co- lore secondo le stagioni e le fioriture.

Nel 2017 parco e castello sono stati collegati con il sentiero dei rododendri, un nuovo impianto di centinaia di piante che copriranno interamente la collina sotto le mura del castello.

La Reggia di Venaria

Il calendario Avataneo 2019 è incentrato sulla Venaria Reale, grandioso complesso dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1997 e aperto al pubblico dieci anni più tardi, dopo essere stato il cantiere di restauro più rilevante d’Europa.

La Reggia alle porte di Torino è un capolavoro di 80 mila metri quadri, abbracciati da 50 ettari di Giardini. Capolavoro dell’architettura e del paesaggio, fu voluta dal duca Carlo Emanuele II di Savoia ed ampliata da Vittorio Amedeo II. Vide alla prova i maggiori architetti di corte del Sei - Settecento: Amedeo di Castellamonte, ideatore del primo padiglione, e Filippo Juvarra, autore della Galleria Grande, la Cappella di Sant’Uberto e del complesso delle Scuderie.

Dopo due secoli di abbandono la Venaria Reale è stata riscoperta e trasformata in “Reggia dei Contemporanei”, diventando un grande progetto culturale permanente che offre opportunità di conoscenza, emozioni ed esperienze.

Dodici mesi con la Sacra di San Michele

La Sacra di San Michele, fotografata al crepuscolo dalla punta dell'Ancoccia, detta anche il Colle del Farò, è l'immagine di copertina del Calendario Avataneo per il 2018. La 32esima edizione è dedicata al monumento simbolo del Piemonte, meta di visite e pellegrinaggi da tutta Europa e luogo di straordinaria atmosfera. 

Il calendario è in distribuzione presso la Sacra di San Michele e negli uffici di Turismo Torino a Susa, Pragelato, Sauze d’Oulx e Bardonecchia. Lo si può trovare anche nelle librerie Panassi a Rivoli, Sant’Ambrogio e Susa; ad Avigliana alla Casa dei libri e da Equilibri; alla Città del Sole di Bussoleno, da Mg e alla libreria Coalova di Giaveno e a Torino da Paravia (piazza Arbarello) e alla libreria San Paolo (via della Consolata). 

Il Calendario Avataneo - dedicato al racconto per immagini e alla valorizzazione della cultura e delle bellezze del Piemonte - ha ricevuto, a seconda del tema monografico trattato, vari patrocini, tra cui quelli di Telefono Azzurro, Italia Nostra, Slow Food, Unesco

La città della Mole catturata dall'obiettivo di Carlo Avataneo. Per info www.carloavataneo.com musica: Giovanni Allevi - Come sei veramente - Pianista sull'Oceano