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Il blog di Carlo Avataneo, con tutte le novità che riguardano i calendari, libri e mostre dell'autore piemontese e molte curiosità dal mondo della fotografia.

Messer tulipano, la fioritura nel 2020 è uno spettacolo nascosto

Anche nascosta agli occhi del pubblico la natura fa il suo corso.
Quest’anno tra le tante manifestazioni cancellate per l’emergenza coronavirus c’è Messer Tulipano, uno degli eventi botanici più attesi in Piemonte. Su invito dei Conti di Pralormo, ho potuto fotografare, in beata solitudine, lo straordinario spettacolo di centomila tulipani in fiore e penso che questo sarà il tema del mio prossimo Calendario fotografico per il 2021, la 35ma edizione.

Così, in una primavera che ha tenuto chiuse le porte del Castello di Pralormo e l’evento visibile solo online, le immagini della fioritura potranno raggiungere il pubblico anche a distanza di diversi mesi.

Carlo Avataneo

Messer Tulipano

Dalla primavera del 2000, tutti gli anni nel mese di aprile il parco del Castello di Pralormo (Torino) apre le porte ai visitatori per lo straordinario spettacolo della fioritura di migliaia di tulipani e narcisi.

Ogni edizione ospita un nuovo piantamento, rinnovato nelle varietà e nel progetto-colore, preparato in autunno per mano di una decina di persone. In circa dieci giorni vengono messi a dimora i bulbi che sbocceranno con l’arrivo della bella stagione. Tra questi ci sono anche varietà rare e sconosciute al pubblico italiano.

Messer Tulipano coinvolge l’intero parco disegnato nel XIX Secolo dall’architetto di corte Xavier Kurten, il progettista dei principali giardini delle residenze sabaude del Piemonte A Pralormo ha disegnato aiuole morbide e sinuose tra i grandi alberi secolari, per accompagnare l’impianto storico e prospettico del parco. Il sottobosco è impreziosito da muscari e narcisi, mentre per i fiori dai colori scuri, che temono la luce del sole, si sono scelte le zone più ombreggiate.

Perché proprio i tulipani?

Consolata e Filippo Beraudo di Pralormo portano avanti da tempo un progetto di valorizzazione che ha riaperto al pubblico gli appartamenti del Castello e i suoi giardini.

“Da tempo avevo in mente di organizzare una manifestazione botanica - ha scritto sul sito del Castello Consolata Beraudo di Pralormo - nel corso degli anni avevo raccolto materiali e idee, avevo visitato tantissime mostre e manifestazioni in Italia ed all’estero, avevo insomma mille spunti ma non riuscivo a visualizzare la ‘mia’ manifestazione… poi un’estate un viaggio in Olanda ha fatto scoccare qualcosa. I tulipani oltre ad avere una bellezza elegante e mozzafiato, non richiedono altro che un letto’di terra, torba e sabbia di circa 20 centimetri che può essere adagiato sui  prati senza snaturare il disegno del parco all’inglese creato da Kurten”.

Allo stesso tempo sono fiori che lasciano spazio alla creatività. “I tulipani hanno infinite varietà di forme e colori - spiega - e mi permettono interventi davvero creativi nella progettazione, che asseconda sempre l’impostazione romantica voluta dal Kurten: aiuole sinuose che seguono i sentieri serpeggiando tra gli alberi, accostamenti di tonalità delicati mentre il sottobosco si trasforma in un’ininterrotta fioritura”.

Il Castello di Pralormo

Le origini del Castello di Pralormo sono di epoca medievale. Nel XIII Secolo era una fortezza a pianta quadrata, con tanto di fossato e ponte levatoio, costruita in un punto panoramico per la difesa del territorio. I fondatori furono i Signori di Anterisio, poi l’edificio passò alla famiglia di feudatari imperiali Biandrate. In seguito a uno scontro con il Comune di Asti la fortezza andò ai Roero di Pralormo, intorno al 1300.

Fu questa famiglia ad ampliare il Castello, aggiungendo le due torri rotonde a nord ovest e sud est e un grande torrione a sud ovest. Al 1730 risale la cappella dell’architetto Galletti e la sua sopraelevazione con saloni e camere decorate.

Nel 1830-40 il conte Carlo Beraudo di Pralormo, ministro degli Interni per quasi un decennio in epoca albertina, divenne proprietario unico della fortezza che fece trasformare in una dimora nobiliare, coinvolgendo l’architetto di corte Ernesto Melano, che aveva già lavorato al Castello Reale di Racconigi, e il paesaggista Xavier Kurten.

Le aggiunte più recenti sono l’Orangerie, la cascina (1875) e la serra vetrata dei fratelli Lefebvre di Parigi.

Visite:

Il Castello di Pralormo fa parte del circuito Dimore storiche italiane e Grandi giardini italiani ed è aperto al pubblico - in tempi normali - dal 28 marzo al 29 novembre, agosto escluso.

CASTELLO DI PRALORMO
Via Umberto I, 26
10040 Pralormo (TO)