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Il blog di Carlo Avataneo, con tutte le novità che riguardano i calendari, libri e mostre dell'autore piemontese e molte curiosità dal mondo della fotografia.

Lo speciale di Fotoit sul Calendario e l'articolo della Regione Piemonte

Fotoit, la rivista ufficiale della FIAF, dedica un ampio articolo al Calendario fotografico per il 2021 e ai suoi 35 anni di storia, dalla genesi del progetto ai temi sviluppati fino ai progetti per il futuro.
Anche il bollettino della Regione Piemonte parla del calendario sul suo numero di gennaio. Grazie agli autori Renato Longo e Renato Dutto.

Anteprima calendario Avataneo 2021: Messer Tulipano

Rivelato lo spettacolo nascosto della primavera 2020: centomila bulbi di tulipano fioriti nel parco storico del Castello di Pralormo. Li potrete ammirare sul Calendario di Carlo Avataneo, che con questo tema – Messer Tulipano - festeggia nel 2021 il 35° anno di pubblicazione.

Copertina calendario Avataneo 2021 Messer Tulipano



Messer tulipano, la fioritura nel 2020 è uno spettacolo nascosto

Anche nascosta agli occhi del pubblico la natura fa il suo corso.
Quest’anno tra le tante manifestazioni cancellate per l’emergenza coronavirus c’è Messer Tulipano, uno degli eventi botanici più attesi in Piemonte. Su invito dei Conti di Pralormo, ho potuto fotografare, in beata solitudine, lo straordinario spettacolo di centomila tulipani in fiore e penso che questo sarà il tema del mio prossimo Calendario fotografico per il 2021, la 35ma edizione.

Così, in una primavera che ha tenuto chiuse le porte del Castello di Pralormo e l’evento visibile solo online, le immagini della fioritura potranno raggiungere il pubblico anche a distanza di diversi mesi.

Carlo Avataneo

Messer Tulipano

Dalla primavera del 2000, tutti gli anni nel mese di aprile il parco del Castello di Pralormo (Torino) apre le porte ai visitatori per lo straordinario spettacolo della fioritura di migliaia di tulipani e narcisi.

Ogni edizione ospita un nuovo piantamento, rinnovato nelle varietà e nel progetto-colore, preparato in autunno per mano di una decina di persone. In circa dieci giorni vengono messi a dimora i bulbi che sbocceranno con l’arrivo della bella stagione. Tra questi ci sono anche varietà rare e sconosciute al pubblico italiano.

Messer Tulipano coinvolge l’intero parco disegnato nel XIX Secolo dall’architetto di corte Xavier Kurten, il progettista dei principali giardini delle residenze sabaude del Piemonte A Pralormo ha disegnato aiuole morbide e sinuose tra i grandi alberi secolari, per accompagnare l’impianto storico e prospettico del parco. Il sottobosco è impreziosito da muscari e narcisi, mentre per i fiori dai colori scuri, che temono la luce del sole, si sono scelte le zone più ombreggiate.

Perché proprio i tulipani?

Consolata e Filippo Beraudo di Pralormo portano avanti da tempo un progetto di valorizzazione che ha riaperto al pubblico gli appartamenti del Castello e i suoi giardini.

“Da tempo avevo in mente di organizzare una manifestazione botanica - ha scritto sul sito del Castello Consolata Beraudo di Pralormo - nel corso degli anni avevo raccolto materiali e idee, avevo visitato tantissime mostre e manifestazioni in Italia ed all’estero, avevo insomma mille spunti ma non riuscivo a visualizzare la ‘mia’ manifestazione… poi un’estate un viaggio in Olanda ha fatto scoccare qualcosa. I tulipani oltre ad avere una bellezza elegante e mozzafiato, non richiedono altro che un letto’di terra, torba e sabbia di circa 20 centimetri che può essere adagiato sui  prati senza snaturare il disegno del parco all’inglese creato da Kurten”.

Allo stesso tempo sono fiori che lasciano spazio alla creatività. “I tulipani hanno infinite varietà di forme e colori - spiega - e mi permettono interventi davvero creativi nella progettazione, che asseconda sempre l’impostazione romantica voluta dal Kurten: aiuole sinuose che seguono i sentieri serpeggiando tra gli alberi, accostamenti di tonalità delicati mentre il sottobosco si trasforma in un’ininterrotta fioritura”.

Il Castello di Pralormo

Le origini del Castello di Pralormo sono di epoca medievale. Nel XIII Secolo era una fortezza a pianta quadrata, con tanto di fossato e ponte levatoio, costruita in un punto panoramico per la difesa del territorio. I fondatori furono i Signori di Anterisio, poi l’edificio passò alla famiglia di feudatari imperiali Biandrate. In seguito a uno scontro con il Comune di Asti la fortezza andò ai Roero di Pralormo, intorno al 1300.

Fu questa famiglia ad ampliare il Castello, aggiungendo le due torri rotonde a nord ovest e sud est e un grande torrione a sud ovest. Al 1730 risale la cappella dell’architetto Galletti e la sua sopraelevazione con saloni e camere decorate.

Nel 1830-40 il conte Carlo Beraudo di Pralormo, ministro degli Interni per quasi un decennio in epoca albertina, divenne proprietario unico della fortezza che fece trasformare in una dimora nobiliare, coinvolgendo l’architetto di corte Ernesto Melano, che aveva già lavorato al Castello Reale di Racconigi, e il paesaggista Xavier Kurten.

Le aggiunte più recenti sono l’Orangerie, la cascina (1875) e la serra vetrata dei fratelli Lefebvre di Parigi.

Visite:

Il Castello di Pralormo fa parte del circuito Dimore storiche italiane e Grandi giardini italiani ed è aperto al pubblico - in tempi normali - dal 28 marzo al 29 novembre, agosto escluso.

CASTELLO DI PRALORMO
Via Umberto I, 26
10040 Pralormo (TO)

Carmagnola, racconto per immagini

Carmagnola, il nuovo libro di Carlo Avataneo, che racconta per immagini la cittadina in provincia di Torino, è in libreria.

Il volume si compone di un percorso in 22 capitoli con testo introduttivo, in italiano e in inglese.

Protagoniste sono le fotografie, che mostrano come camminando per vie portici e piazze, entrando in Collegiata o nel palazzo comunale, guardando tele e affreschi, attraversando i borghi e la campagna,  visitando fiere e sagre, senza dimenticare musei, mercati, industria e l’agricoltura di eccellenza cui si abbina una rinomata cucina,  si possa leggere la storia di Carmagnola, riscoprendo nel contempo la propria identità. Un’operazione culturale ed esistenziale di non poca importanza nella globalizzazione che ci avvolge.

E scoprire pure che siamo nani sulle spalle di giganti, come diceva Bernardo di Chartres nel Secolo XII.

Libro_Carmagnola

Caratteristiche tecniche:

Formato cm 24 x 22,

120 pagine,

148 fotografie,

carta Fedrigoni plus gr. 170 con verniciatura primer,

copertina cartonata 300 gr plastificata opaca con alette,

stampa de L’Artistica Savigliano.

Anteprima del calendario 2020: Il Parco Malingri di Bagnolo

Il calendario Avataneo per il 2020 - il 34esimo della serie - è disponibile in libreria.

Parco_Malingri_Bagnolo

Il tema scelto è ancora un tesoro storico e naturalistico del Piemonte: il Parco Malingri di Bagnolo, che fa parte del circuito Grandi Giardini Italiani.

Particolarmente seducente in maggio per la fioritura dei grandi cespugli di rododendri e azalee, in estate si colora di ortensie blu e bianche, che creano macchie di colore ai piedi degli alberi maestosi.

Creato alla fine del Seicento come parco formale e ridisegnato all’inizio dell’Ottocento nello stile romantico dei parchi inglesi è stato sempre amato e curato in modo particolare dalle Contesse Malingri, che, ognuna secondo i propri gusti e le mode dell’epoca, hanno dato un’impronta nei dettagli piccoli e grandi del giardino.

Negli ultimi 50 anni, i proprietari Aimaro e Consolata Oreglia d’Isola, seguendo la tradizione famigliare, hanno curato in modo particolare l’aspetto paesaggistico e pittorico con l’intento avere sempre diversi effetti di co- lore secondo le stagioni e le fioriture.

Nel 2017 parco e castello sono stati collegati con il sentiero dei rododendri, un nuovo impianto di centinaia di piante che copriranno interamente la collina sotto le mura del castello.

© Avataneo 2020

Le immagini del Roero in mostra a Bra fino all'8 dicembre

I capitoli fotografici: i paesaggi del vino, le rocche, gli alberi, gli elementi tipici del paesaggio, i castelli, il lavoro, tradizioni, cantine.

La mostra celebra e valorizza, per la prima volta, un territorio il cui nome è stato inserito, dal giugno del 2014, nel Patrimonio dell’Umanità Unesco insieme a Langhe e Monferrato.

Sarà aperta fino all’8 dicembre con ingresso libero, orario 9-12,30 e 15-18 dal lunedì al venerdì e 9-12,30 il sabato e la domenica.

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Un nuovo libro fotografico su Carmagnola

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Termine per le prenotazioni prorogato al 10 marzo.

Ho in progetto di pubblicare –curatissimo nelle immagini e nell’aspetto grafico - il mio quarto libro fotografico su Carmagnola.

Il primo del 1979 è stato opera a più mani insieme a grandi carmagnolesi che non ci sono più: il dott. Oliviero Cortassa, il preside Domenico Giraudo, il prof. Giovanni Quaglino, il dott. Mario Solavagione.  Con loro ne avevo curato la redazione e avevo fatto le fotografie.

Poi, di mia iniziativa, avevo pubblicato i due libri successivi, nel 1996 e nel 2004, con i miei testi e le mie fotografie. Sono esauriti da tempo e pertanto vorrei realizzare il quarto sulla Città e i suoi Borghi.

Come aderire

Per orientarmi sulla tiratura e creare la base di copertura di una parte delle spese –l’altra verrà col tempo dalle vendite in libreria- chiedo a 200 amici di prenotare il libro sulla fiducia nella sua buona riuscita, inviandomi - tramite WhatsApp o Messenger - nome, indirizzo e n° di telefono al mio n° 380 34 58 613, oppure tramite mail a carloavataneo@tin.it  Nessun euro da versare in anticipo (non è un crowd funding), ma l’impegno sulla parola all’acquisto del libro al prezzo di copertina di € 24,00 quando uscirà a fine anno.

I primi lettori

Coloro che avranno prenotato il libro riceveranno l’invito riservato per la presentazione (fine novembre, inizio dicembre del 2019) e con il volume avranno in più il regalo del mio tradizionale calendario per il 2020 (prezzo di copertina € 12,00) quale ringraziamento della fiducia accordatami e del sostegno dato all’iniziativa editoriale.

Chiuderò le prenotazioni il 10 marzo e, se sarò arrivato alle 200 previste, mi metterò all’opera.


Caratteristiche tipografiche

Formato cm 24 x 22 chiuso N. 120 pagine + copertina con alette Interno carta patinata opaca Fedrigoni gr 170 Stampa 4 colori + vernice riservata sulle foto Copertina cartoncino patinato opaco gr 300 plastificato opaco Confezione brossura e cucitura filo-refe.

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La Reggia di Venaria sulle pagine del calendario 2019

Un racconto in due parti ci accompagnerà verso il nuovo decennio. Il calendario Avataneo 2019 e quello del 2020 sono incentrati sulla Venaria Reale, grandioso complesso dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1997 e aperto al pubblico dieci anni più tardi, dopo essere stato il cantiere di restauro più rilevante d’Europa.

La Reggia alle porte di Torino è un capolavoro di 80 mila metri quadri, abbracciati da 50 ettari di Giardini. Capolavoro dell’architettura e del paesaggio, fu voluta dal duca Carlo Emanuele II di Savoia ed ampliata da Vittorio Amedeo II. Vide alla prova i maggiori architetti di corte del Sei - Settecento: Amedeo di Castellamonte, ideatore del primo padiglione, e Filippo Juvarra, autore della Galleria Grande, la Cappella di Sant’Uberto e del complesso delle Scuderie.

Dopo due secoli di abbandono la Venaria Reale è stata riscoperta e trasformata in “Reggia dei Contemporanei”, diventando un grande “progetto culturale permanente” che offre opportunità di conoscenza, emozioni ed esperienze.